Rituximab nel linfoma non-Hodgkin
Il Rituximab è un anticorpo monoclonale che trova indicazione nel trattamento del linfoma non-Hodgkin ( NHL) a cellule B , a basso grado.
Il Rituximab si lega ad una proteina, chiamata CD20, posta sulla superficie dei linfociti a cellule B, sia quelle che causano il linfoma non-Hodgkin che quelle normali.
Il linfoma non-Hodgkin comprende una serie di disturbi linfoproliferativi, la cui incidenza è in continuo aumento.
Il linfoma di non-Hodgkin è comunemente diviso nella forma a basso grado, a grado intermedio e ad alto grado.
Il linfoma a basso grado è caratterizzato da un decorso lentamente progressivo, con frequenti recidive.
Il farmaco viene somministrato per infusione endovenosa.
Alcuni pazienti vanno incontro a reazioni allergiche.
Nel corso del trattamento con Rituximab si possono presentare:
a) sintomi simil-influenzali ( febbre, debolezza, dolori muscolari, vertigini e cefalea);
b) nausea e vomito
Inoltre il Rituximab può peggiorare i disturbi cardiaci delle persone che soffrono di cardiopatia.
Nel marzo 2001, la Roche la società che commercializza il Rituximab in Europa ha comunicato di aver ricevuto 20 segnalazioni di gravi reazioni avverse mucocutanee con 8 morti: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, pemfigo paraneoplastico, dermatite lichenoide e dermatite vescicolobollosa.
Il Rituximab rappresenta un’alternativa alla chemioterapia.
In uno studio di fase clinica III , che ha coinvolto 166 pazienti con NHL a cellule B di basso grado, refrattario o recidivante, il Rituximab ha prodotto una risposta totale del 48%, di cui una risposta completa nel 6% ed una risposta parziale nel 42%. E’ stato sperimentato l’impiego del Rituximab, associato alla chemioterapia, anche nei linfomi ad alto grado.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere CHOP ( Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina, e Prednisone), oppure CHOP + Rituximab.
Dopo 1 anno l’83% dei pazienti che avevano ricevuto CHOP + Rituximab erano vivi rispetto al 68% di coloro che avevano assunto solo CHOP.
Inoltre ad 1 anno il 69% del gruppo CHOP + Rituximab era libero da malattia contro il 49% dei pazienti del gruppo CHOP. ( Xagena2001 )
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Modelli di progressione dopo inibitori del checkpoint immunitario per il linfoma di Hodgkin: implicazioni per la radioterapia
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Brentuximab vedotin con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per il linfoma di Hodgkin correlato all'HIV in stadio II-IV
Brentuximab vedotin ( Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( regime AVD ) è approvato nella terapia...
Immunoterapia a base di Nivolumab associato a Brentuximab vedotin, un anticorpo monoclonale anti-CD30, nei pazienti recidivanti con linfoma di Hodgkin classico già sottoposti a trapianto autologo
In alcuni pazienti il linfoma di Hodgkin può non-rispondere al trattamento iniziale o ripresentarsi dopo un’apparente risposta poco tempo dopo...
Pembrolizumab più Vorinostat induce risposte nei pazienti con linfoma di Hodgkin refrattario a precedente blocco di PD-1
Uno studio di fase 1 ha valutato l’aggiunta di Vorinostat ( Zolinza ) a Pembrolizumab ( Keytruda ) nei pazienti...
Ibrutinib più RICE o RVICI per linfoma non-Hodgkin maturo a cellule B recidivato / refrattario in bambini e giovani adulti: studio SPARKLE
I risultati della Parte 1 dello studio globale di fase 3 SPARKLE, in aperto, randomizzato, supportano la valutazione continua di...